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Parapsicologia italiana: bisogno di riscatto e di nuovi impulsi
Intervista al presidente di AISM dr. Giorgio Cozzi

Il dottor Giorgio Cozzi, presidente dell’ Associazione Italiana Studi Metapsichici (AISM) direttore della rivista Metapsichica, studia fenomeni paranormali da 30 anni. Ha pubblicato “EDER, ritratto di un sensitivo” e “Cambia, adesso”, quest’ultimo scritto con Gianluigi Ovari, entrambi editi da Seneca Edizioni e facilmente reperibili anche tramite internet. Coordina la ISO Srl, società di ricerca, selezione, formazione e sviluppo selettivo. Di particolare rilevanza la sua collaborazione con i sensitivi Venia (purtroppo scomparsa quest’anno) ed Eder. Al dottor Cozzi, ringraziandolo per la disponibilità, abbiamo rivolto le nostre fatidiche 5 domande per capire in quale stato sia la ricerca parapsicologica in Italia.

Misteritalia- La ricerca parapsicologica nel nostro Paese in cosa consiste? Stante lo scetticismo imperante nei media come nei testi universitari, è ancora possibile considerare  la Parapsicologia alla stregua di una vera e propria scienza?

 Giorgio Cozzi -Onestamente in questo momento mi sembra che si faccia poca ricerca e semmai più legata a singoli individui che a istituzioni. Non esistono mezzi o fonti di finanziamento, pertanto chi se ne occupa lo fa per sua propria passione e sono rarissimi i casi in cui la ricerca è vera ricerca.

Dunque lo stato di pre-scienza che la Parapsicologia ha sempre dichiarato è ancora attuale e probabilmente anche in declino (per mancanza di risorse, non per l’interesse suscitato), a cui fa fronte la volontà delle poche associazioni”scientifiche” di mantenere il rigore che le ha sempre accompagnate. AISM e CSP sono i punti di riferimento storici, forse si possono citare alcune altre associazioni che hanno una vocazione similare, tutto il rimanente è legato per lo più a interessi spirituali o culturali.

- Negli anni Settanta, dopo l’exploit di interesse popolare generato da personaggi come Massimo Inardi, ma anche da sceneggiati televisivi come Il Segno del Comando possiamo dire che è stata la televisione a riportare in auge una visione non convenzionale della realtà e delle possibilità umane; come pure, potente e ben organizzata è stata la controffensiva del Cicap e organizzazioni consimili. Possiamo affermare con certezza che solo i grandi mezzi di comunicazione siano in grado di decidere quale livello di attenzione popolare debbano riscontrare la Parapsicologia e le altre scienze alternative?

I media hanno liberato una conoscenza superficiale e tuttavia molto allargata sul paranormale sottraendo spazi e competenze una volta residenti nelle Associazioni dedicate... (l’AISM ha toccato i mille associati prima della valanga comunicazionale perché deteneva un potere di competenza che è andato via via disperdendosi.) Oggi in ogni salotto si parla (anche superficialmente) di “cose paranormali” e si fanno “sedute” per entrare in contatto con dimensioni ulteriori (particolarmente l’al di là), tuttavia senza un costrutto e senza una finalità “scientifica”. In un certo senso è meglio l’Associazione Culturale, ispirata allo Spiritualismo, che, pur credendo nella vita dopo la vita che è scientificamente indimostrata, spesso ha anche una competenza di un certo rilievo e almeno persegue fini “personali” legittimi e accettabili. Ciò che non è legittimo e nemmeno accettabile è il commercio che poi molti fanno di presunte capacità e di contatto con le “entità” o quant’altro fatto credere.

Il CICAP ha un ruolo utile contro i mercanti dell’occulto, tuttavia è esattamente anche il nostro stesso approccio, solo che noi parapsicologi riteniamo che esistano sufficienti dimostrazioni di capacità ESP e anche forse PSI, loro no, per partito preso. In realtà non indagano e non fanno esperimenti, se non per dimostrare il contrario. La ricerca è una cosa più seria, tanto laboratorio, tante prove, tante ipotesi da confutare o corroborare, tante variabili da testare e modificare, tante conoscenze sull’individuo da accertare. Il CICAP non fa niente di tutto questo. Dimostra ripetendo con il trucco le cose che fanno i sensitivi e con questo pretendono di smascherare il paranormale. La verità è un’altra, per cui occorrerebbe disporre di risorse dedicate e di tanta fatica sperimentale per identificare almeno i fenomeni da noi pretesi per poi scoprirne l’origine e quindi postulare teorie da validare o meno. C’è un “buco” clamoroso nel Paranormale, chi se ne occupa solo per fare audience e denigrare l’irrazionale che rappresenta per lo scienziato un possibile nemico, chi cerca, senza mezzi, di dimostrarne l’esistenza, mente il vulgo sa già o tocca con mano (talvolta ingannandosi) le sorprendenti capacità ESP e PSI. La terza via sono coloro che ci guadagnano sopra.

-Un blog come il nostro cerca di utilizzare Internet quale cassa di risonanza per la libera divulgazione di temi anche riguardanti la Parapsicologia. Tuttavia, per essere divulgata, un’attività di ricerca deve pur esserci, pubblicare e rendere note certe esplorazioni. Cosa sta facendo l’AISM in proposito e quali difficoltà incontra?

- Bene per un blog che comunichi sul paranormale, vero che deve essere sostenuto da “prove”, anche se alcuni di noi sostengono che i fenomeni spontanei sono spesso veri, genuini, straordinari e non ripetibili ad arte e comando in laboratorio. Ci vuole ricerca, condivido e sono certo che se ne fa poco per i motivi suddetti, siamo sempre in attesa di un nuovo grande sensitivo che ci faciliti la vita, mentre le capacità ESP potrebbero essere solo piccole deviazioni rispetto ai 5 sensi, con qualche picco ogni tanto. Un blog può aiutare a testimoniare questi eventi, pur con il limite di non poterli controllare. All’AISM alcuni di noi vivono situazioni pseudo sperimentali con alcuni sensitivi autodichiarati o sperimentati, talvolta partecipano a momenti di spiritualità/medianità con l’occhio vigile di chi vuol toccare con mano, anche emozionarsi, ma pretende prove concrete.

-Può raccontarci un’esperienza significativa in tal senso e il metodo di indagine applicato?

- I due sensitivi che ho studiato hanno entrambi svolto esperimenti classici di “Precognizione a sedia vuota”, una, VENIA, non ha mai sbagliato una volta descrivendo sempre fedelmente la persona seduta sulla sedia bersaglio, con particolari inequivocabili; l’altro EDER (leggi libro EDER:RITRATTO DI UN SENSITIVO – SENECA EDIZIONI) l’ho portato progressivamente a realizzare un en plein con tanto di nome e con buona accuratezza sperimentale. Quindi da una capacità non presente, attraverso prove successive, Eder è stato capace di orientare l’ESP precognitiva come faceva Venia, dimostrandone l’autenticità e la possibilità. Un bel successo.

-  In poche parole è possibile descrivere ai nostri lettori in cosa consiste l’attività di un ricercatore parapsicologo, quale preparazione e quali strumenti deve avere e soprattutto, cosa deve aspettarsi dagli ambienti accademici italiani?

-Un ricercatore parapsicologo in Italia non ha mio avviso, oggi come oggi, nessuna chance, perché esiliato dall’ambiente accademico, senza mezzi, senza sostegni. Può solo individualmente o in piccolo gruppo impostare un protocollo corretto, effettuare un esperimento (o molti uguali, se ci riesce, c’è chi ci sta provando con notevoli difficoltà operative), pubblicare i dati ottenuti sulle Riviste Italiane (AISM  “Metapsichica”e CSP “Quaderni di Parapsicologia, eventualmente “Luce e Ombra”) o se accolti su Riviste straniere o magari scrivere su un libro se trova chi glielo pubblica.

Il ricercatore parapsicologo per lo più divulga, tiene conferenze, scrive articoli, partecipa a congressi e se Medico o Psicologo comunica le sue esperienze sulle riviste specializzate, insomma tiene acceso il fiammifero, in attesa che gli eventi consentano di darlo in mano a qualche vero scienziato o a qualche fondazione illuminata.

Ringraziando il dottor Cozzi, restiamo a disposizione dell’AISM per qualunque notizia o evento che vorrà rendere noto anche tramite il nostro blog. Capite, dalle parole chiarissime di Cozzi, come la ricerca parapsicologica abbia bisogno della massima attenzione, soprattutto in Italia, dove il falso raziocinio del materialismo più sfrenato così di moda, lascia le masse senza alcuna nozione delle capacità nascoste nell’essere umano e persino di animali e piante. Per il resto, come sosteniamo da tempo, anche per l’Ufologia e l’Esoterismo, lasciare alla fiction o alla facile divulgazione alla Voyager, il compito di parlare o descrivere certi fenomeni, ottiene alla lunga l’assuefazione della gente ed è conseguente associare la fenomenica paranormale ai più semplici e normali trucchi scenici o comunque confonderla con la fantasia di scrittori e sceneggiatori di fantascienza. In questo, la perversa politica tanto dei governi, quanto delle cattedre universitarie convenzionali ha gioco facile e il Cicap domina la scena mediatica, imperante nella RAI di Stato, presente ovunque con il suo falso pragmatismo e il suo "buon senso" negazionista. Fa comodo ragionare di un essere umano piccolo piccolo, piatto e senza altre possibilità che nascere, riprodursi e morire come il più insignificante degli organismi, in un mondo solo materiale, dove un freddo scientismo regola la sopravvivenza di una razza di burattini senz’anima: il popolo perfetto per dittatori e sacerdoti del Nulla. Sta a noi sovvertire i risultati della vera superstizione moderna: credere che non esistano frontiere da superare in ogni settore del sapere, rifiutarsi di procedere oltre il già conosciuto, rassegnarsi alla dittatura delle torri d’avorio dove banchettano politici, preti e falsi scienziati, imponendo la loro visione della vita e della realtà. Non crediate a loro e neanche a noi: informatevi e usate il vostro cervello, la vostra intuizione, la vostra anima. E se le avete, sviluppate al massimo le capacità che non hanno bisogno dei 5 sensi per esistere, comuni forse a tutti, ma evidenti solo a pochissimi anche grazie alla dittatura imposta dal sistema attuale.

Solo così la scienza che fu di Emilio Servadio, Massimo Inardi e Leo Talamonti potrà essere veramente utile e spiegare quel che ricercatori convenzionali e superficiali troppo spesso sfuggono o temono ancor più dell'ignoranza.

MISTERITALIA



 

 

 

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